Ha “rischiato” di nascere in Emilia Romagna, a Savignano sul Rubicone in provincia di Forlì, la grande manovia di Kering. Ma alla fine, il colosso francese nelle mani di François-Henri Pinault, ha voluto scommettere le sue fiches a Vigonza, lungo la Riviera del Brenta. La posa della prima pietra, della nuova e grande fabbrica di calzature a marchio Saint Laurent, data 30 maggio 2016. La stima dell’investimento è di 5 milioni di euro e porterà cento nuovi posti di lavoro in Veneto. Il taglio del nastro? Prima dell’estate, stando alle nostre fonti accreditate. Stiamo parlando di uno dei più illustri brand del ricco portafoglio del gruppo d’oltralpe, ex Pinault Printemps Redoute (PPR) che detiene, tra gli altri, anche Gucci, Bottega Veneta, Alexander McQueen, Brioni, Pomellato, per il luxury e Puma nel segmento sport-Lifestyle. E non è l’unico investimento di Pinault in Veneto.
Il baricentro padovano. Kering ha insediato da anni, a Noventa Padovana, il suo piccolo quartier generale per la calzatura uomo e donna Yves Saint Laurent, marchio iconico reduce di un fortunato restyling che ha eliso la «Y» dalla dicitura. Una quarantina di dipendenti per un ufficio stile-creativo, con un indotto satellitare per la prototipia e produzione proprio lungo la Riviera.
Dall’inizio del 2015, il colosso francese ha altresì preso in mano direttamente la gestione degli occhiali a propria griffe, riportando in casa gran parte delle licenze. E anche qui Kering ha scelto Padova, precisamente la sede di Villa Zaguri ad Altichiero, per fondare con il socio e manager ex Safilo Roberto Vedovotto, la Kering Eyewear che ha appena annunciato un accordo con Richemont, ora socio di minoranza della società, per il lancio di una piattaforma per sviluppo e distribuzione di occhiali a marchio Cartier. Kering realizza già gli occhiali per Gucci (ex licenza clou a portafoglio Safilo), Bottega Veneta, Saint Laurent, Alexander McQueen, Brioni, Christopher Kane, McQ, Stella McCartney, Tomas Mayer, Boucheron, Pomellato e Puma.
L’affare Sergio Rossi. Il fulcro della produttività del gruppo di Pinault, per quanto riguarda la calzatura femminile, stando ai programmi di qualche anno fa doveva gravitare attorno alla Sergio Rossi di Savignano sul Rubicone, storico marchio di scarpe di lusso rilevato da Kering nel 1999 tramite Gucci per 179 miliardi di lire all’epoca. Ma qualcosa deve essere andato storto nel percorso di crescita, così nel 2014 Pinault decide di alienare il marchio emiliano che viene quasi immediatamente rilevato, nel 2015, dalla Investindustrial dell’italiano Andrea Bonomi. Con la vendita si pone, quindi, il grande tema della produzione. E così come già successo per l’altra grande maison, Lvmh di Bernard Arnault, che dopo aver rilevato la Rossimoda di Luigino Rossi ha aperto proprio in Riviera, a Fiesso D’Artico, la sua Manufacture de Souliers, anche Kering ha deciso di investire in una manovia propria.
Migrazione e lavoro. La sede prescelta è Vigonza, nella zona industriale, a pochi metri proprio dalla Rossimoda dei compatrioti concorrenti. Dal quartier generale di rue de Sevrès 40 a Parigi non trapela nessuna notizia. D’altronde, si sa, che i francesi sono molto abbottonati per non dire chiusi nelle comunicazioni corporate. Ma, stando alle nostre fonti, si tratterebbe di un investimento di circa 5 milioni che saranno riversati sul territorio con una prospettiva di occupazione di cento nuove figure che, probabilmente, migreranno da altre piccole e medie imprese della zona. Con la speranza che molti giovani del Politecnico, nato in seno al distretto, trovino qui o nei posti rimasti vacanti, il loro futuro.
La fabbrica sarà dedicata prevalentemente alla prototipia e produzione della calzatura femminile a marchio Saint Laurent che oggi gode della guida creativa dell’italo belga Anthony Vaccarello, alla Maison dal 2016. L’edificio sorgerà in un’area industriale di oltre 6 mila metri di cui 3 mila coperti. L’obiettivo per la griffe è chiaro: quadruplicare la produzione in poco tempo.
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